Nuova Riveduta:

Matteo 23:23

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pagate la decima della menta, dell'aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia, e la fede. Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre.

C.E.I.:

Matteo 23:23

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle.

Nuova Diodati:

Matteo 23:23

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché calcolate la decima della menta, dell'aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia e la fede; queste cose bisogna praticare senza trascurare le altre.

Riveduta 2020:

Matteo 23:23

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pagate la decima della menta, dell'aneto e del cumino e trascurate le cose più gravi della legge: il giudizio, la misericordia e la fede. Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre.

La Parola è Vita:

Matteo 23:23

Guai a voi Farisei e a tutti voi capi religiosi! Ipocriti! Perché pagate la decima fino all'ultima foglia di menta del vostro giardino, ma poi trascurate le cose importanti della legge di Dio: la giustizia, la pietà e la fede! Certo, dovete pagare la decima, ma non dovete tralasciare le cose più importanti.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Matteo 23:23

Guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perché pagate la decima della menta e dell'aneto e del comino, e trascurate le cose più gravi della legge: il giudicio, e la misericordia, e la fede. Queste son le cose che bisognava fare, senza tralasciar le altre.

Ricciotti:

Matteo 23:23

Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anice e del cimino, e trascurate i più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciar l'altre.

Tintori:

Matteo 23:23

Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'aneto e del cimino, ed avete trascurate le cose più essenziali della legge: la giustizia, la misericordia e la fede. Queste le cose che bisognava fare senza ometter quelle.

Martini:

Matteo 23:23

Guai a voi Scribi, e Farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, e dell'aneto, e del cumino, e avete trascurato il più essenzial della legge, la giustizia, e la misericordia, e la fede. Queste cose era d'uopo di fare, e quelle non omettere.

Diodati:

Matteo 23:23

Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti! perciocchè voi decimate la menta, e l'aneto, e il comino, e lasciate le cose più gravi della legge: il giudizio, e la misericordia, e la fede; ei si conveniva far queste cose, e non lasciar quelle altre.

Commentario abbreviato:

Matteo 23:23

13 Versetti 13-33

Gli scribi e i farisei erano nemici del Vangelo di Cristo e quindi della salvezza delle anime degli uomini. È un male allontanarsi da Cristo, ma è ancora peggio allontanare gli altri da Lui. Tuttavia, non è una novità che l'apparenza e la forma della pietà siano fatte da mantello per le più grandi enormità. Ma la pietà dissimulata sarà considerata una doppia iniquità. Erano molto impegnati a trasformare le anime in membri del loro partito. Non per la gloria di Dio e il bene delle anime, ma per avere il merito e il vantaggio di convertire le persone. Essendo il guadagno la loro santità, con mille espedienti facevano sì che la religione cedesse il passo ai loro interessi mondani. Erano molto severi e precisi nelle questioni minori della legge, ma negligenti e sciolti nelle questioni più importanti. Non è lo scrupolo di un piccolo peccato che Cristo qui rimprovera; se è un peccato, anche se è un moscerino, deve essere estirpato; ma il farlo e poi ingoiare un cammello, o commettere un peccato più grande. Sebbene sembrassero essere santi, non erano né sobri né giusti. Siamo veramente ciò che siamo interiormente. Le motivazioni esteriori possono tenere pulito l'esterno, mentre l'interno è sporco; ma se il cuore e lo spirito sono fatti nuovi, ci sarà una novità di vita; qui dobbiamo cominciare da noi stessi. La rettitudine degli scribi e dei farisei era come l'ornamento di una tomba, o la vestizione di un corpo morto, solo per fare scena. L'inganno del cuore dei peccatori si manifesta nel fatto che essi scorrono le correnti dei peccati dei loro giorni, mentre pensano che avrebbero dovuto opporsi ai peccati dei giorni passati. A volte pensiamo che se fossimo vissuti quando Cristo era sulla terra, non lo avremmo disprezzato e rigettato, come fecero gli uomini di allora; eppure Cristo nel suo Spirito, nella sua parola, nei suoi ministri, non è ancora trattato meglio. Ed è giusto che Dio abbandoni alle concupiscenze del cuore coloro che si ostinano a soddisfarle. Cristo dà agli uomini il loro vero carattere.

Riferimenti incrociati:

Matteo 23:23

Lu 11:42
Mat 9:13; 12:7; 22:37-40; 1Sa 15:22; Prov 21:3; Ger 22:15,16; Os 6:6; Mic 6:8; Ga 5:22,23
Mat 5:19,20

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